Discorso su San Giuseppe

Bernardino da Siena
a cura di Carmine Di Giuseppe

Anno di pubblicazione: 2021
Formato: 160 p. / b. n.
Collana: iverbibrevi
ISBN: 9788899443924

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Il discorso di Bernardino da Siena su san Giuseppe è un ritratto esemplare dello sposo di Maria, con il quale il santo frate francescano propone ai contemporanei e ai posteri il padre putativo di Gesù come nuovo e originale modello di paternità e di santità.
L’avventura umana di Giuseppe di Nazareth è legata principalmente a un sogno, che ha cambiato tutta la sua vita. Un sogno che lo immette in un percorso nuovo, un cammino di santità che contraddistinguerà tutta la sua esistenza e oltre.
Eppure, nonostante la sua posizione e la sua importanza, di Giuseppe sappiamo pochissimo. Sembra quasi un silenzio intenzionale quello operato dagli evangelisti sulla sua figura, che non è affatto marginale e neppure secondaria nella historia salutis. La sua presenza e il suo ruolo sono stati, infatti, determinanti per l’attuazione e lo sviluppo del disegno divino: Giuseppe è l’uomo che con il suo fiat ha permesso al sì di Maria di collocare il Verbo incarnato nel tempo e nella storia, dando così compimento alle attese messianiche.
Il discorso De sancto Joseph sponso beatae Virginis di Bernardino da Siena non può assolutamente essere classificato come un testo frutto di una riflessione teologica e dottrinale di un determinato periodo storico e di conseguenza relegarlo al passato. I temi proposti al suo interno sono, infatti, straordinariamente attuali.
Bernardino in questo sermo, con acume e grande sensibilità, ha delineato e ci ha mostrato, sulla scorta delle sue fonti, la grandezza di Giuseppe quale sposo di Maria ma anche, e soprattutto, quale padre terreno di Gesù,

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Biografia dell'autore

Bernardino da Siena (1388-1444), divenuto frate francescano nel 1402, aderì al movimento dell’Osservanza.
Viaggiò moltissimo tra l’Italia centrale e settentrionale, ricoprendo anche alcuni incarichi all’interno dell’Ordine, e svolse un’intensa attività di predicatore attraverso la quale approfondì la natura umana, oltre che divina, di Cristo, diffondendo anche la devozione al Nome di Gesù. Studiò, sotto ogni aspetto, anche la realtà umana, ponendo particolare attenzione al dovere dell’onestà e della giustizia e polemizzando contro ogni odio di parte che ostacolasse la libera manifestazione delle qualità spirituali più genuine di ciascuno.
Fu canonizzato da papa Niccolò V nel 1450.
Il santo pontefice Giovanni Paolo II, ricordandolo in una sua omelia, affermò che «nella predicazione del santo si sente sempre fremere lo spirito di un uomo buono con i poveri, indulgente con i deboli, spesso portato all’umorismo dinanzi alla realtà della vita, ma forte, deciso e fermo contro il vizio e nel propugnare la giustizia e la carità».

Biografia del curatore

Carmine Di Giuseppe (1968) docente di lettere, collabora con riviste specializzate in studi e ricerche in ambito storico-artistico-letterario.
È autore di vari saggi di carattere storico, artistico e agiografico su alcuni territori del Meridione italiano.
Tra le sue pubblicazioni: S. Antimo nell’Inno e nel Sermone XIX di San Pier Damiani (2005); Protector tuus sum ego (2012); Antimo. Sacerdote e testimone di Cristo (2015); Il Volto del Santo di Lucera. San Francesco Antonio Fasani (2017); La lancia e il drago. Iconografia di San Giorgio in Ducenta (2018). Per i nostri tipi ha curato il testo Elogio dei cavalieri templari di Bernardo di Chiaravalle (2020).

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