ISSN 2281 - 3489
Rivista di filosofia e simbolica politica

Presentazione

La rivista Heliopolis è stata fondata a Napoli nel 2001 dall’Istituto Politeia (registrazione al Tribunale di Napoli n. 5260 del 06/12/2001). Nel 2015 la Artetetra edizioni ne ha acquisito i diritti dall’Istituto Politeia divenendone editore.

Dal 2005 l’ANVUR ne ha riconosciuto la scientificità per le discipline dell’Area 14 e, nell’aprile 2020, è stata inserita tra le riviste di classe A per il settore disciplinare 14/A1 Filosofia Politica (a partire dal 2016). Dal 2022 è stata riconosciuta la scientificità anche per l’Area 12.

La rivista, in seguito alla collaborazione stabile instauratasi col Centro Europeo di Studi su Mito e Simbolo dell’Università di Messina e col Centro Speciale di Simbolica Politica e delle Forme Culturali dell’Università dell’Insubria e infine mediante l’istituzione del C.R.E.S.O. (Centro di Ricerca sull’Ermeneutica Simbolica dell’Opera d’arte) di Napoli, ha riqualificato e potenziato le sue attività, guadagnando autorevolezza come strumento di elaborazione interdisciplinare e di diffusione scientifico-culturale, connotate dal comune interesse per gli studi nel campo della simbolica.

Questi studi hanno avuto nel frattempo una diffusione sempre più ampia presso università e altri enti culturali, favorendo iniziative, sfociate nella creazione di altre istituzioni analoghe, il C.R.I.S.I.S. (Centro Ricerche di Iconologia, Simbolica politica e del Sacro) dell’Università di Teramo, il Centro per la Ricerca dell’Immaginario e del Simbolico della Storia e della Politica dell’Università di Trieste, il Centro di Studi sulla Simbolica Giuridica dell’Università di Pavia e il Centro per lo studio dei Classici della Filosofia Politica e della Simbolica Politica dell’Università di Arezzo.

Per favorire l’interscambio, la divulgazione e il potenziamento delle comuni attività di ricerca si è istituita la piattaforma Symbolicum che funge da unità federativa delle diverse istituzioni che vi afferiscono e che, in tal modo, riconoscono di operare tra loro in stretta contiguità di obiettivi e di orientamenti metodologici, pur sempre mantenendo ognuna la propria autonomia programmatica.

Heliopolis è una pubblicazione di natura interdisciplinare. Si tratta, per la precisione, di un’interdisciplinarietà non generica, ma specialisticamente indirizzata e con vocazione sperimentale. Questa sua specifica particolarità deve considerarsi caratterizzante e risiede, sostanzialmente, nel rivolgere l’attenzione a tematiche e problematiche che coinvolgono, ad ampio spettro, le dimensioni del mondo simbolico.

Tale caratterizzazione si riscontra, in primo luogo, in una sperimentazione che comporta l’approfondimento di tematiche e metodologie pertinenti la simbolica politica e sociale, dalla quale peraltro ha preso le mosse l’intero complesso delle ricerche intraprese. Ma dedicarsi a questi campi d’indagine non può assolutamente prescindere dalla costante frequentazione dei classici del pensiero e della creatività, nelle multiformi declinazioni del loro manifestarsi.

In secondo luogo, adeguata evidenza è prestata allo studio delle manifestazioni dell’ingegno creativo e al patrimonio artistico e monumentale, con particolare riguardo metodologico all’ermeneutica simbolico-politica dell’opera d’arte e, in generale, di tutto ciò che rientra nei cosiddetti beni culturali, campo particolarmente fertile per la sperimentazione dell’analisi simbolica e per l’individuazione di quelle strutture di senso che svolgono nella collettività una funzione civile assolutamente insostituibile.

I risultati che si sono raccolti negli anni, attraverso lo sviluppo di queste tre grandi linee, possono dirsi confluire, in accezione molto ampia, in un’ermeneutica simbolica, che costituisce un universo ricettore e al tempo stesso promotore ed esplicativo di tutto ciò che ha e dà senso alle conoscenze e alle svariate forme del vissuto che investono gli aspetti più dotati di potenziale significativo.

Comitato scientifico

Luigi Alfieri Università degli Studi di Urbino
Miguel Ayuso Torres – Universidad Pontificia Comense
Giampaolo Azzoni Università degli Studi di Pavia
Maria Stella Barberi Università degli Studi di Messina
Claus-Ekkehard Bärsch Universität Duisburg-Essen
Paolo Bellini – Università degli Studi dell’Insburia
Stefan BielanskyUniwersytet Pedagogiczny im. Komisji Educacji Narodowej
Claudio Bonvecchio – Università degli Studi dell’Insubria
Riccardo CampaJagellonian University in Krakow
Antimo CesaroUniversità degli Studi della Campania “L. Vanvitelli”
Giulio Maria Chiodi Università degli Studi dell’Insubria
Vanda Fiorillo Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Roberto Gatti – Università degli Studi di Perugia
Eric Heinze Queen Mary University of London
Domenica Mazzù  – Università degli Studi di Messina
Flavia Monceri – Università degli Studi del Molise
Natascia Mattucci – Università degli Studi di Macerata
Giuliana Parotto Università degli Studi di Trieste
Roberto RefinettiUniversity of California
Caterina RestaUniversità degli Studi di Messina
Christophe ReveillardUniversitè Paris-Sorbonne
Fiammetta RicciUniversità degli Studi di Teramo
Fabrizio SciaccaUniversità degli Studi di Catania
Teresa SerraUniversità degli Studi di Roma “La Sapienza”
Natascia VillaniUniversità degli Studi “Suor Orsola Benincasa”

Direzione e redazione

Direttore responsabile
Michele Lanna

Direttore scientifico
Giulio Maria Chiodi

Comitato editoriale
Alberto Castaldini – “Babes-Bolyai” University – Cluj (Romania)
Gianluca Dioni – Università degli Studi di Napoli “Federico II”
Giovanna Palermo – Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”
Augusto Petito – Artetetra edizioni
Maria Felicia Schepis – Università degli Studi di Messina
Erasmo Silvio Storace – Università degli Studi dell’Insubria
Giangiacomo Vale – Università degli Studi “Niccolò Cusano”

Redazione
Maria Grazia Recupero (Caporedattore)
Giuseppe Maria Ambrosio
Cassandra Basile
Carmela Bianco
Gabriele de Martino
Cintia Faraco
Antonio Jannuzzi
Ilaria Pizza
Federica Rauso
Maria Rosaria Vitale

Registrazione
Tribunale di Napoli n. 5260 del 06/12/2001

Codice Etico

1. Decisione di pubblicazione e doveri dell’Editore
La Direzione della Rivista, il Comitato Scientifico, i membri del Comitato Editoriale e l’Editore sono responsabili della decisione di pubblicare gli articoli sottoposti alla Rivista. Nelle loro decisioni, essi sono tenuti a rispettare le strategie e l’impostazione editoriale della Rivista. Essi sono inoltre vincolati dalle disposizioni di legge vigenti in materia di diffamazione, violazione del copyright e plagio.
Nell’assumere le proprie decisioni, gli organi della Rivista si avvalgono del supporto di almeno due revisori scelti tra studiosi ed esperti esterni al Comitato Scientifico e allo stesso Comitato Editoriale secondo una procedura di double-blind peer review.
I componenti degli organi della Rivista sono tenuti a valutare i manoscritti per il loro contenuto scientifico, senza distinzione di razza, sesso, orientamento sessuale, credo religioso, origine etnica, cittadinanza, di orientamento scientifico, accademico o politico degli autor;.gli stessi sono altresì tenuti a non divulgare alcuna informazione sui manoscritti inviati a nessun altro soggetto diverso dagli autori, revisori e potenziali revisori.
Il materiale inedito contenuto nei manoscritti sottoposti alla Rivista non può essere usato dai membri degli Organi della Rivista per proprie ricerche senza il consenso dell’autore.
Se gli Organi della Rivista rilevano o ricevono segnalazioni in merito ad errori o imprecisioni, conflitto di interessi o plagio in un articolo pubblicato, ne daranno tempestiva comunicazione all’autore e all’Editore, che intraprenderà le azioni necessarie per chiarire la questione e, in caso di necessità, ritirerà l’articolo o pubblicherà una ritrattazione.

2. Doveri dei revisori
I revisori, scelti dalla Direzione e dall’Editore tra esperti dell’area scientifica di riferimento, assistono il Direttore scientifico e il Comitato Editoriale nelle decisioni  e possono eventualmente indicare all’autore correzioni e accorgimenti atti a migliorare il manoscritto.
Il revisore selezionato che non si senta qualificato alla revisione del manoscritto assegnato, o che sappia di non essere in grado di eseguire la revisione nei tempi richiesti, deve notificare la sua decisione al comitato di redazione, rinunciando a partecipare al processo di revisione.
I manoscritti ricevuti per la revisione devono essere trattati come documenti riservati. Essi non devono essere mostrati o discussi con chiunque non sia previamente autorizzato dalla Direzione.
La revisione deve essere condotta con obiettività. Non è ammesso criticare o offendere personalmente un autore. I referee devono esprimere le proprie opinioni in modo chiaro e con il supporto di argomentazioni documentate. Ogni dichiarazione, osservazione o argomentazione riportata deve preferibilmente essere accompagnata da una corrispondente citazione.
Il revisore deve richiamare l’attenzione del Comitato Editoriale qualora ravvisi una somiglianza sostanziale o una sovrapposizione tra il manoscritto in esame e qualunque altro documento pubblicato di cui è a conoscenza. Le informazioni o idee ottenute tramite la revisione dei manoscritti devono essere mantenute riservate e non utilizzate per vantaggio personale.
I revisori non devono accettare manoscritti qualora versino in posizione di conflitto di interessi derivante da rapporti di concorrenza, di collaborazione, o altro tipo di collegamento con gli autori, aziende o enti che abbiano relazione con l’oggetto del manoscritto.

3. Doveri degli autori
Gli autori devono garantire che le loro opere siano del tutto originali e, qualora siano utilizzati il lavoro e/o le parole di altri autori, che queste siano opportunamente parafrasate o citate letteralmente, in ogni caso, il riferimento al lavoro di altri autori deve essere sempre indicato.
Gli autori hanno l’obbligo di citare tutte le pubblicazioni che hanno avuto influenza nel determinare la natura del lavoro proposto. Gli autori di articoli basati su ricerca originale devono presentare un resoconto accurato del lavoro svolto, nonché una discussione obiettiva del suo significato. I dati relativi devono essere rappresentati con precisione nel manoscritto.
I manoscritti devono contenere sufficienti dettagli e riferimenti per permettere ad altri la riproduzione della ricerca svolta. Dichiarazioni fraudolente o volontariamente inesatte costituiscono un comportamento non etico e sono inammissibili.
I manoscritti proposti non devono essere stati pubblicati come materiale protetto da copyright in altre riviste. I manoscritti in fase di revisione dalla rivista non devono essere sottoposti ad altre riviste ai fini di pubblicazione. Inviando un manoscritto, l’autore/gli autori concordano sul fatto che, se il manoscritto è accettato per la pubblicazione, tutti i diritti di sfruttamento economico, senza limiti di spazio e con tutte le modalità e le tecnologie attualmente esistenti e/o in futuro sviluppate, saranno trasferiti all’Editore della Rivista. L’autore, in caso voglia utilizzare l’articolo in altra pubblicazione, deve darne comunicazione all’Editore della Rivista.
La paternità letteraria del manoscritto è limitata a coloro che hanno dato un contributo significativo per l’ideazione, la progettazione, l’esecuzione o l’interpretazione dello studio. Tutti coloro che hanno dato un contributo significativo devono essere elencati come co-autori.
Qualora vi siano altri soggetti che hanno partecipato ad aspetti sostanziali del progetto di ricerca, devono essere riconosciuti ed elencati come contributori nei ringraziamenti. L’autore di riferimento deve garantire che tutti i relativi coautori siano inclusi nel manoscritto, che abbiano visto e approvato la versione definitiva dello stesso e che siano d’accordo sulla presentazione per la pubblicazione.
Gli autori devono indicare nel manoscritto conflitti finanziari o altre tipologie di conflitto di interessi che possono influenzare i risultati o l’interpretazione del manoscritto. Tutte le fonti di sostegno finanziario al progetto devono essere indicate.
Qualora un autore riscontri errori significativi o inesattezze nel manoscritto pubblicato ha il dovere di comunicarlo tempestivamente alla Redazione e/o all’Editore e cooperare con gli stessi al fine di ritrattare o correggere il manoscritto.

Policy di pubblicazione

Periodicità ed ambito scientifico
La rivista Heliopolis. Culture Civiltà Politica ha periodicità semestrale ed ospita articoli espressione di studi e ricerche relative all’area scientifica di riferimento (l’area 14) nonchè ad altre aree, purchè le tematiche affrontatate siano affini a quelle della Rivista. A tal fine, all’inizio di ogni semestre la Direzione e il Comitato editoriale definiscono una tematica di riferimento e ne danno comunicazione attraverso il sito della Rivista e apposita call for papers.

Modalità di proposta degli articoli
Tutti gli studiosi interessati possono proporre per la pubblicazione articoli in italiano, inglese, tedesco o francese attinenti alle tematiche della Rivista.
Un autore può pubblicare un solo articolo o saggio, per numero ed annualità.
Gli studiosi interessati alla pubblicazione possono inviare le proposte all’indirizzo edizioni@artetetra.it entro il 20 maggio di ogni anno per il primo numero ed entro il 30 ottobre di ogni anno per il secondo numero.
Gli studiosi proponenti devono inviare:
– n. 1 file (formattato secondo le norme redazionali) in formato .doc o .docx comprensivo di titolo, nome dell’autore, testo dell’articolo e, prima del testo, abstract (max 10 righe) e keywords (max 5) entrambe in inglese; gli articoli devono avere una lunghezza compresa tra 40.000 e 80.000 caratteri (spazi e note a pie’ di pagina, abstract e keywords incluse,);
– n. 1 file in formato .doc o .docx composto al massimo da 1200 caratteri (spazi esclusi) contenente il profilo biografico del proponente in cui siano indicati almeno: Ateneo e Dipartimento di afferenza, ruolo accademico eventualmente ricoperto e tematiche di studio affrontate nel proprio percorso di ricerca.Invii di files non formattati secondo le norme redazionali o non comprensivi delle informazioni curriculari minime richieste non saranno presi in considerazione.

Modalità di accettazione e valutazione
Gli articoli, inviati entro le scadenze suindicate, sono accettati con riserva di valutazione. Il proponente riceve dalla Redazione una e-mail con presa d’atto dell’avvenuta ricezione e della completezza del materiale inviato; la presa d’atto non equivale in alcun modo all’approvazione della pubblicazione.
Gli articoli raccolti sono sottoposti a Double Blind Peer Review secondo i criteri prefissati nel Codice etico della rivista. All’esito della valutazione, è comunicato all’autore l’approvazione o il rifiuto della pubblicazione. Quest’ultimo non pregiudica la possibilità per l’autore di riproporre il medesimo articolo, opportunamente emendato, integrato o corretto, entro la successiva scadenza.
L’Editore, anche in presenza di valutazione positiva, si riserva la facoltà di rimandare la pubblicazione di un articolo al successivo numero, in presenza di motivate necessità editoriali e/o scientifiche della Rivista.

Pubblicazione in Open Access
Gli articoli accettati ed approvati, una volta pubblicati sulla Rivista sono accessibili e scaricabili in Open Access sul relativo sito. È consentito a chiunque abbia interesse – non a scopo commerciale e citando la fonte – il download, il riutilizzo, la stampa non destinata alla distribuzione commerciale. Gli articoli o le parti degli stessi devono essere correttamente attribuiti ai propri autori e ne deve essere correttamente citata la pubblicazione nella Rivista.
La Rivista consente agli autori la ripubblicazione dei contributi pubblicati, anche nella versione editoriale definitiva, previa comunicazione all’Editore.

Norme redazionali

Gli studiosi che intendono sottoporre un contributo alla redazione di Heliopolis. Culture Civiltà Politica, devono inviare, all’indirizzo edizioni@artetetra.it secondo le scandenze previste dalla policy della Rivista, il proprio articolo all’interno di un file in formato .doc o docx formattato nel seguente modo:
– La pagina in A4 (formato standard) deve essere impostata nel modo seguente:
margine superiore 2,50
margine inferiore 2,00
margine sinistro 2,00
margine destro 2,0
interlinea 1,15
– Il titolo del contributo deve essere posto in alto, allineato a sinistra (maiuscoletto e nessun punto finale) con carattere Garamond 15
– Il nome dell’autore dell’articolo deve essere posto sotto il titolo, allineato a destra (corsivo e neretto), preceduto dalla parola di in corsivo con carattere Garamond 14
– Tipo di carattere e dimensione del corpo del testo: Garamond 13.
– Tipo di carattere e dimensione del corpo delle note: Garamond 11.
– Ogni capoverso deve essere rientrato di 1,2 con il tabulatore
– Gli eventuali paragrafi devono essere allineati a sinistra e in neretto.
– Ogni termine straniero o in lingua classica deve essere riportato in corsivo.
– I brani citati vanno tra virgolette basse («…»)  e devono essere sempre seguiti da nota a pie’ di pagina. [ATTENZIONE AL TIPO DI VIRGOLETTE: «…»].
– Il contributo va corredato da un breve Abstract (max 10 righe) e da un massimo di cinque Keywords, entrambi in inglese.

INDICAZIONE PER LE CITAZIONI  A  PIE’ DI  PAGINA
1. Nome (iniziale puntata) e cognome dell’autore (non in maiuscoletto e con la sola iniziale maiuscola), virgola, titolo in corsivo, virgola, nome dell’editore, virgola, città e anno, virgola e indicazione delle pagine (pp.) o pagina (p.) di riferimento;
[ESEMPIO: M. Rossi, La bella citazione, Einaudi, Torino 1990, p. 32]

2. Se vi sono più co-autori (max 3), si citano i rispettivi nomi seguiti da un trattino di separazione
[ESEMPIO: M. Rossi – T. Sempronio – C. Duilio, La bella citazione, Einaudi, Torino 1990, p. 32];

3. Se vi sono più di 3 co-autori, si inserisce la sigla AA.VV.;

4. Se l’opera citata è parte di un volume miscellaneo si indica, l’autore, virgola, titolo del saggio o del capitolo in corsivo, l’indicazione “in” seguita dall’indicazione del nome del curatore della raccolta con la formula (a cura di), virgola, seguita dal titolo del volume in corsivo, virgola, nome dell’editore, virgola, città e anno, virgola e indicazione delle pagine (pp.) o pagina (p.) di riferimento
[ESEMPIO: M. Rossi, La bella citazione, in F. Verde (a cura di), Le più interessanti citazioni del mondo, Guida, Napoli 1999, p. 32]

5. Saggi e articoli citati da periodici o riviste sono indicati segnalando nome (iniziale puntata) e cognome dell’autore, virgola, titolo in corsivo, l’indicazione “in” seguita dal nome della testata del periodico o della rivista tra virgolette (« »), eventuale numero d’ordine/anno, pagine (pp.) o pagina (p.) di riferimento;[ESEMPIO: M. Rossi, La bella e la bestia, in «Rivista delle bestie», 1/2008, pp. 28-30]

6. In caso di citazioni da autori e testi classici, si indicano nell’ordine: autore, titolo dell’opera, libro, capitolo, paragrafo, versi tutti separati da virgola e senza indicazioni tipografiche (è vivamente consigliato far riferimento ad una specifica edizione);

7. Se in una nota si cita un testo identico a quello cui si riferisce la nota immediatamente precedente si indichi con Ivi (in corsivo) seguito da una virgola e dall’indicazione della pagina di riferimento. Se la pagina è la medesima, si indica Ibidem (in corsivo)
ESEMPIO:
¹ M. Rossi, La bella citazione, Einaudi, Torino 1990, p. 32.
² Ivi, p. 33.
³ Ibidem.

8. Se una stessa opera si ripresenta per essere citata dopo qualche nota relativa ad altri scritti, la si registra con il nome (iniziale puntata) e cognome dell’autore, virgola, titolo in corsivo, cit., virgola e pagine (pp.) o pagina (p.) di riferimento
[ESEMPIO: M. Rossi, La bella citazione, cit., p. 102]

9. Di un’opera stampata in edizioni successive alla prima si indica l’edizione segnando un apice numerico a destra dell’anno.

10. Per i manoscritti, si segnala l’autore, il titolo e la sede di conservazione con segnatura, carte.

11. Per opere di autori stranieri tradotte in Italia si riporta solo il titolo italiano dell’opera, seguito da “trad. it.” omettendo l’indicazione della persona fisica che ha effettuato la traduzione e/o l’introduzione
[ESEMPIO: H. Corbin, Il mondo immaginale, trad. it., Loffredo, Napoli 2009.]

12. Eventuali puntini sospensivi all’interno delle citazioni vanno tra parentesi tonde: (…).